Nel cuore della Valle d'Itria, tra i maestosi ulivi e le verdi colline macchiate di mandorli in fiore, appaiono come incastonati in un'oasi di pace immersa nella natura incontaminata i Trulli dei Feudi Mandolivo.
Il contadino che stava coltivando quelle terre, accortosi dell'incidente accorse subito in aiuto del nobile Imperatore, portandogli dell'acqua, un po' di olive e qualche mandorla, tutto quello che aveva da offrire per poter rifocillare Federico II nell'attesa che giungesse il maniscalco per cambiare il ferro a Dragone.
L'imperatore gradì molto il gesto ospitale di quel contadino e prima di andarsene volle ricompensarlo nominandolo feudatario di quelle terre che lui volle chiamare Feudi Mandolivo in ricordo di quelle mandorle e di quelle olive dal sapore così gustoso che lui non ricordava di aver mai assaggiato.
Certamente questa è una leggenda, ma come sappiamo ogni leggenda ha un fondo di verità. Vero è che ancora oggi sulle terre dei Feudi Mandolivo continuano a crescere rigogliosi i mandorli e ad ombreggiare maestosi gli ulivi secolari che producono un olio dal gusto nobile e delicato. Ed è altrettanto vero che oggi i Trulli dei Feudi Mandolivo sono il rifugio ideale per nobili turisti che, pur non essendo Imperatori, trovano da noi una "Regale" ospitalità in un'oasi di pace immersa nella natura.